Eclisse anulare del 3 Ottobre 2005
 
ECLISSE ANULARE

 

Eclisse anulare del 3 Ottobre 2005

  Oggi 3 ottobre dall'Italia si è osservata un'importante eclisse parziale di sole. L'eclisse sarà anulare lungo una fascia che attraversa, nelle zone vicino all'Italia, l'Africa settentrionale (Libia, Tunisia e Algeria) e prosegue sulla Spagna, interessando parte delle isole Baleari e incrociando proprio Madrid.

   L'eclisse, è iniziata in mattinata nell'Oceano Atlantico settentrionale, è stata osservata successivamente in Portogallo del nord ed è terminata nell'Oceano Indiano, dopo aver sorvolato gran parte del continente africano.

La fascia rossa è quella relativa al percorso dell'ombra dell'eclisse anulare. Il tracciato azzurro si riferisce all'eclisse totale del 29.3.2006, che sarà visibile anche dalla località meridionale della Libia, dopo sei mesi dall'anulare del 3.10. In Italia, anch'essa sarà visibile come parziale.



   Dall'Italia del sud ovest - Sardegna e Sicilia - il fenomeno celeste è stato molto notevole (grazie anche alle condizioni metereologiche), arrivando anche alla grandezza di 85 centesimi del diametro del disco solare oscurato dalla Luna (isola di Lampedusa).


   Dalla Sicilia, specialmente meridionale e occidentale (quella prospiciente la Tunisia) e ancor più dalla Sardegna meridionale il fenomeno celeste sarà più notevole della famosa eclisse di fine millennio, quella dell'11 agosto 1999, che tanto interessò l'opinione pubblica e i media. Sarà più notevole di quanto, da queste stesse regioni, si potè osservare quella citata, del 1999. Ma sarà un po' meno importante della parzialità osservata allora dall'Italia nord orientale.

   Come avviene un'eclisse anulare di sole? Che noi, fra l'altro potremo vedere nel 2059, nella Sicilia settentrionale. Chi ci arriverà, beninteso.

   La Luna, girando, "rivolvendo" attorno alla Terra, descrive un'ellisse; pertanto capita che alle volte si trovi, durante il mese circa che le occorre a percorrere l'orbita, un po' più vicino o un po' più lontana da noi. Quando è più vicina - il perigeo - il suo disco appare leggermente più grande di quanto si trova all'apogeo, punto più lontano dalla Terra. La differenza è piccola, non constatabile dall'occhio umano - a noi il disco lunare appare sempre uguale - ma bastevole a non riuscire, in caso di eclisse, a coprire interamente il disco del Sole. Quando si verifica un'eclisse solare anulare, e i tre corpi celesti si trovano perfettamente allineati, ecco che la Luna lascia scoperto, per un periodo di pochi minuti, la parte esterna del disco solare, facendoci vedere un anello abbagliante. E' ovvio che occorre guardare il fenomeno, anche durante la fase centrale, di anularità, con l'aiuto di un vetrino affumicato, o due o tre negative nere sovrapposte. Ogni punto del disco solare abbaglia e ferisce l'occhio, se non è adeguatamente protetto. Invece nelle eclissi totali, quando il Sole scompare completamente dietro la Luna, si puo', anzi si deve guardare il fenomeno senza protezione degli occhi, per ammirare la pallida corona solare, di colore argenteo, e poco luminosa.

   Le eclissi anulari, meno spettacolari di quelle totali, possono arrivare ad un massimo di durata di 12 minuti e mezzo; le totali arrivano, e raramente, a sette minuti e mezzo. In ambedue i tipi, un'ora e mezzo prima e un'ora e mezzo dopo si osserva l'eclisse parziale, molto suggestiva nel quarto d'ora a cavallo del culmine.



   Una circostanza straordinaria, raramente osservabile. Da una località nel deserto libico meridionale, vicino al Tropico del Cancro, si potranno osservare, in meno di sei mesi, ben due eclissi solari importanti. Il 3 ottobre l'anulare e il 29 marzo 2006 una totale. In genere passano numerosi anni, se non secoli, per poter vedere, da un medesimo luogo della Terra, due eclissi solari.

   Sei mesi è un primato eccezionale; gli abitanti libici del paese di Uau potranno assistere ad un evento estremamente raro.

 

Qui sotto è possibile vedere quattro fotografie scattate in serie dalla città di Bari, coordinate N41 06.478 E16 52.082 , è possibile notare come il fenomeno dell’eclissi non è stato totale.